Elogio dell'indignazione

C'è chi l'ha definita una generazione di "bamboccioni", che ancona a trent'anni e più pesa sulla famiglia d'origine, quello che spesso però viene dimenticato è che probabilmente e non per loro volontà questi ragazzi non avranno la possibilità di fare altrettanto per i loro figli. Quando studiare diventa l'unico lavoro possibile , l'impegno gratuito quotidiano o lo sfruttamento la sola moneta con cui la società odierna ripaga chi non si piega ai biechi compromessi di un universo fatto di raccomandati, anziani dirigenti incollati alla poltrona e favoritismi neanche troppo mascherati, quale speranza ci può essere per chi, preparato e munito di buona volontà, vorrebbe entrare a far parte del mondo del lavoro? Se la flessibilità diventa precariato, la mobilità di un peso economico mai rimborsato e la specializzazione un punto debole del curriculum, quale classi dirigente soppianterà quella attuale? Oppure è la conseguenzza di un malessere ben più ampio? Il protagonista offre una panoramica delle prospettive lavorative e non solo, che attendono i giovani attraverso i tanti tipi di "precariato" che compongono la vita: non solo proſessionale ma anche sentimentale, valoriale, esistenziale. Dall'elogio della famiglia all'elogio dell'amore, dall'elogio della Libertà a quello della conoscenza, il protagonista passa allraverso 13 lezioni che lo parteranno ad une consapevolezza più profonda.