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Di raso viola

9788855353908

Nuovo prodotto

Libro di Giuseppe Petti

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43 Articoli

17,00 € tasse incl.

Dettagli

Un prete, un pensionato, un giornalista e un maresciallo dei carabinieri alle prese con un inaspettato fatto di cronaca che turba la quotidianità dell’immaginaria cittadina campana di Pignasecca. Sullo sfondo, un’intera comunità che non lesina giudizi sui possibili perché e percome dell’accaduto. Più di altri, ne restano impressionati taluni residenti, a proprio modo preoccupati degli sbocchi che può prendere la faccenda e dei contraccolpi che può loro procurare. Un rebus in bilico tra il sacro e il profano, che spinge gli interessati a ragionarci su e ad agire chi secondo coscienza e chi secondo convenienza. In gioco vi sono convinzioni radicate, debolezze inconfessate e sentimenti nascosti; affetti traballanti, fortune da cavalcare e sfortune da scansare; voglie insoddisfatte di cambiamento: tutte facce dei tormenti in cui essi si dimenano, portati a spasso mascherati da un abbozzo di sorriso stampato sulla bocca. Chi, tra costoro, sarà capace di venirne a capo? Chi ci riuscirà per davvero?

Recensioni

Valutazione 
13/06/2022

Altri cinque minuti...

La dedica sul libro reca la data 19.11.2021. Me ne sono reso conto solo ieri. Ebbene sì c’ho messo quasi sette mesi per cominciare a leggerlo. A mia parziale discolpa dichiaro però che è sempre stato lì sul mio comodino. Per tutto il tempo. Sono comunque ingiustificabile. Specie perché destinatario di una citazione in terza di copertina che non mi aspettavo e che mi ha inorgoglito non poco. Però un pochino ho recuperato. Perché l’ho aperto il 12 giugno nel primo pomeriggio e l’ho richiuso verso le tre di notte del 13. Finito. Ho letto tutte di un fiato le prime 170 pagine e poi, dopo una breve pausa, le ultime quaranta. È indubbiamente un libro che si fa leggere. Del resto che Giuseppe Petti scriva benissimo è evidente. La storia ti prende subito e, accattivante e sinuosa, scorre, attraverso i suoi variopinti e a volte grotteschi personaggi, in maniera fluida. Leggi e continui a leggere. E vuoi leggere ancora. Vabbè altre due-tre pagine e poi basta... Un po’ come quando di primo mattino suona la sveglia e vuoi farti quegli altri cinque minuti, solo cinque che poi cinque non sono. E così facendo, di cinque minuti in cinque minuti, sono arrivato a pagina 170. In pratica senza accorgermene. E se un libro si fa leggere vuol dire che è un bel libro. Di raso viola è un gran bel libro che si fa leggere e che si legge col sorriso. La linea conduttrice di fondo è un’ironia partenopea davvero gustosa e piacevole. Non di rado poi ti scappa un “Si...vabbè” perché le situazioni che si creano sembrano un po’ eccessive anche perché calate in un contesto, la cittadina “tranquilla” di Pignasecca che tutto è tranne che tranquilla. E la storia non si prende mai sul serio. O meglio sembra non prendersi mai sul serio. Sembra. Perché poi alla fine ti rendi conto che quell’ironia che ti fa sorridere e ti fa apparire tutto più leggero può anche essere qualcosa di dannatamente serio che ti fa riflettere su temi anche importanti. Come il tema dell’amore. O quello della famiglia. E non ultimo quello della fede. Perché è vero che tutte le cose sono pure per i puri. E Giuseppe è un talento puro. Anche quello è evidente. Aspettiamo il terzo romanzo. Intanto questo lo rimetto sul comodino, così ogni tanto mi rileggo la terza di copertina...

Valutazione 
13/06/2022

Altri cinque minuti di lettura...

La dedica sul libro reca la data 19.11.2021. Me ne sono reso conto solo ieri. Ebbene sì c’ho messo quasi sette mesi per cominciare a leggerlo. A mia parziale discolpa dichiaro però che è sempre stato lì sul mio comodino. Per tutto il tempo. Sono comunque ingiustificabile. Specie perché destinatario di una citazione in terza di copertina che non mi aspettavo e che mi ha inorgoglito non poco. Però un pochino ho recuperato. Perché l’ho aperto il 12 giugno nel primo pomeriggio e l’ho richiuso verso le tre di notte del 13. Finito. Ho letto tutte di un fiato le prime 170 pagine e poi, dopo una breve pausa, le ultime quaranta. È indubbiamente un libro che si fa leggere. Del resto che Giuseppe Petti scriva benissimo è evidente. La storia ti prende subito e, accattivante e sinuosa, si dipana, attraverso i suoi variopinti e a volte grotteschi personaggi, in maniera fluida. Leggi e continui a leggere. E vuoi leggere ancora. Vabbè altre due-tre pagine e poi basta... Un po’ come quando di primo mattino suona la sveglia e vuoi farti quegli altri cinque minuti, solo cinque che poi cinque non sono. E così facendo, di cinque minuti in cinque minuti, sono arrivato a pagina 170. In pratica senza accorgermene. E se un libro si fa leggere vuol dire che è un bel libro. Di raso viola è un libro che si fa leggere e che si legge col sorriso. La linea conduttrice di fondo è un’ironia partenopea davvero gustosa e piacevole. Non di rado poi ti scappa un “Si...vabbè” perché le situazioni che si creano sembrano un po’ eccessive anche perché calate in un contesto, la cittadina “tranquilla” di Pignasecca che tutto è tranne che tranquilla. E la storia non si prende mai sul serio. O meglio sembra non prendersi mai sul serio. Sembra. Perché poi alla fine ti rendi conto che quell’ironia che ti fa sorridere e ti fa apparire tutto più leggero può anche essere qualcosa di dannatamente serio che ti fa riflettere su temi anche importanti. Come il tema dell’amore. O quello della famiglia. E non ultimo quello della fede. Perché è vero che tutte le cose sono pure per i puri. E Giuseppe è un talento puro. Anche quello è evidente. Aspettiamo il terzo romanzo. Intanto questo lo rimetto sul comodino, così ogni tanto mi rileggo la terza di copertina...

Valutazione 
24/12/2021

Nulla è come sembra

Lettura agevole e coinvolgente, uno spaccato di vita realistico ottimamente narrato, un susseguirsi di avvenimenti e scoperte che invogliano a proseguire e a scoprire cosa riserverà il capitolo successivo.
Consigliatissimo!

Valutazione 
26/11/2021

Peccati di provincia

E' un thriller intrigante ma anche un'acuta analisi psicologica di un ambiente e di tanti personaggi che ruotano intorno al mistero.

Valutazione 
23/11/2021

I tre volti dell'amore: eros, agape e philia...

La storia, splendidamente narrata dall'autore dotato di una ricca fantasia ed abile a tradurla in prosa letteraria, è un intreccio di storie che riflettono l'anima pulsante di un paese, nei fatti immaginario solo sulla carta. Per la verità, la numerosa eppur singolare umanità rappresentata ed i suoi sentimenti, le sue passioni, i suoi sofferti segreti, le sue evidenti contraddizioni, potrebbe ben dar vita alle nostre realtà quotidiane di paese, città o quartiere di metropoli. Un cliché mai banale, che sollecita il cuore e stuzzica la mente. Filo conduttore del romanzo sono, a mio avviso, i tre volti dell'amore: eros, agape e philia. In parte shakerati ed in parte tratteggiati singolarmente nelle voci e nelle riflessioni dei protagonisti, che agiscono "chi secondo coscienza e chi secondo convenienza", come ben indicato nelle brevi note della seconda di copertina (aletta anteriore). La vicenda incresciosa dalla quale si sviluppa tutto il libro, apre ad una visione caleidoscopica di relazioni che, a volte, travalicano i sensi per tentare di giungere nell'ambito trascendentale. Il tutto con ironia e stile accattivante. Che dire: a me è piaciuto!

Valutazione 
22/11/2021

Si assapora come un cioccolatino di qualita'!


Romanzo intenso, simpatico e intelligente, che mette al suo posto ogni cosa. Il giallo e' la vita. Raso viola come memento mori? O anche: omnia munda mundis per sistemare tutto? Sintesi: un libro davvero bello. Ovvio non solo a mio giudizio ma per molti dai 40 anni in su. Mi piacerebbe lo leggessero anche i giovani.

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