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Urbana

9788855352048

Nuovo prodotto

Libro di Vincenza Salvatore

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46 Articoli

15,00 € tasse incl.

Dettagli

Urbana è un romanzo che mette in luce non solo i mali di chi vive ai margini di una città come Roma, l’Urbe da cui trae il nome la protagonista, ma anche tutti i mali della nostra epoca. In Urbana il male di vivere e l’angoscia esistenziale non sono estranee alla protagonista. La droga, la prostituzione, l’HIV, la malattia mentale e, in ultima analisi, lo sbandamento dovuto alla sua condizione ai margini diventano i canoni che si possono trovare in tutte le grandi città del mondo. Sono codici del nostro mondo, dove il predominio dell’avere e la violenza del possesso predispongono all’esclusione gli individui più fragili. Urbana è anche una storia d’amore che si rivela nel suo svolgimento. Apparentemente Urbana sembrerebbe la vera protagonista del romanzo, ma in realtà il racconto descrive l’ossessione patologica del narratore per questa donna sfuggente e misteriosa, che lo rende il simbolo dell’uomo contemporaneo incline alla propria autodistruzione. Urbana è la storia vera di una donna, è una storia circoscritta a un quartiere: San Lorenzo. Tutti i personaggi di questo romanzo sono sopravvissuti, tranne Urbana, deceduta a quarantacinque anni per overdose.

L'AUTRICE: Vincenza Salvatore è nata e vissuta in una città che ha esplorato e fotografato, angolo dopo angolo, Roma. Ha realizzato varie esposizioni fotografiche su Roma, su tematiche di impegno ecologico e civile. Un argomento di particolare interesse affrontato nelle sue foto è la donna nel suo vivere quotidiano. In questi anni è stata fotografa di scena del “Teatro del Giallo” a Roma. Recentemente si è dedicata alla scrittura e ha pubblicato "Il Cavallo di Ferro", romanzo ispirato alla vita di suo nonno, inventore dell’aereo civile. Con Bertoni editore è stata inserita nell’antologia "Genova - omaggio in versi". Urbana è il suo secondo romanzo, che delinea la vita di una donna ai margini e nella sua fragilità incarna i mali di Roma e della contemporanetà. Riprende così, con la scrittura, una tematica già affrontata in fotografia.

Recensioni

Valutazione 
10/11/2024

Una storia disperata

Una storia drammatica, disperata, disordinata e inesorabile.
Il manoscritto ne riporta i tratti anche nella sua struttura e non solo nella trama. Il disordine del racconto ben rappresenta il contesto e lo stato d’animo vissuto dal protagonista che ripercorre la vicenda che lo travolge.
L’autrice costruisce un vortice che coinvolge il lettore e lo trascina a osservare da vicino i protagonisti, Urbana e il suo amico innamorato di lei. Ci si trova a condividere senza tregua, quasi senza respiro, la disperazione di entrambi, Urbana che subisce le ingiurie del suo stato di sbandata, drogata, prostituta, malata e carcerata e il suo innamorato che non riesce in alcun modo a trovare rimedio a questa drammatica esistenza. Quasi fosse solo un osservatore esterno. Le si avvicina ma lei gli sfugge ripetutamente con le sue continue cadute. Lui vive il dolore di osservare la tragedia, ma di non essere in grado di impedire che si compia, fino a sentirsene colpevole. Quasi ad assistere a una storia già scritta.
Egli ripercorre le vicende vissute da bambini, quando si era formata questa intensa amicizia e rivede i segnali che tracciavano il futuro di lei. Capisce come il destino fosse già segnato, ineluttabile.
Nel contempo il lettore assiste all’impotenza dell’innamorato che, pur capendo che gli è impossibile intervenire, vive travolto dall’amore e dalla compassione, senza alcuna titubanza di fronte al comportamento di Urbana reso spietatamente pragmatico e autodistruttivo dalla necessità della droga.
In evidenza l’indifferenza e lo spregio della “gente comune”, in tutte quelle occasioni nelle quali la disperata vita di strada porta Urbana a esporsi senza pudore al ludibrio, ma anche appare evidente l’immorale bassezza dei clienti del sesso che profittano e fanno uso della persona disprezzandola nel contempo.
Nel racconto di questa vicenda si incontrano fugaci occasioni di calore e affetto, alternati ai lunghi periodi di ricerca incessante da parte dell’innamorato, quando lei gli si sottrae e scompare nei meandri sotterranei del mondo degli ultimi, senza che egli riesca mai a trattenerla per strapparla alla sua sorte. Poi il ritrovamento, dopo qualche anno di assenza per carcerazione, mostra una persona trasformata, annichilita, di certo non guarita. Infine la scoperta che la malattia non l’ha risparmiata e che la droga se l’è presa definitivamente.
Una drammatica storia vera che immerge il lettore nell’angoscia fin dalle prime righe, toglie perfino il respiro. L’ansia e la compassione che ne derivano fanno desiderare di arrivare alla conclusione della lettura pur lasciando intendere che questo colpevole desiderio comporta inevitabilmente di incontrare una fine dolorosa.

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