Il peso del rumore

Qualcosa, giorno e notte, si agita in noi, scuote i pilastri della nostra anima, serpeggia nei nervi, sale, scende, indugia nello stomaco e si deposita nel cuore. Tutto questo movimento, tutta questa inquietudine fa male, produce una serie di sentimenti contrastanti, che si alternano e si avvicendano, si scontrano, si alleano e ci lasciano svegli a contare le venature delle travi del soffitto. Questo libro, colmo di questi stati d’animo, si propone come guida attraverso il turbine che vortica dentro ognuno di noi, mediante un percorso fatto di passi ben precisi e scanditi da momenti che toccano l’anima. Esso vuole essere espressione di quel rumore che è rappresentato dalla furia della tempesta che ruggisce dentro di noi, dalla bestia che si dimena incatenata alla rupe, dall’uragano che rade al suolo la serenità della nostra vita. Il rumore non è altro che pressione che avrebbe bisogno di fuoriuscire, di sfogarsi, di infuriare come un drago o una battaglia, ma che rimane sempre chiuso nella gabbia della coscienza. Questo rumore rappresenta un peso, spesso insostenibile, sempre insondabile, ma quanto mai presente e vivo, che schiaccia e sovrasta chiunque lo provi e chiunque tenti di domarlo. È un peso che urla, che soffre e fa soffrire, che non si placa e non smette di premere. E mentre l’anima grida, graffiata dagli artigli del peso del rumore, all’esterno non traspare nulla, se non un muto e nero silenzio.