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La furia del canto

9788855358002

Nuovo prodotto

di Canzian Gisella

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46 Articoli

15,00 € tasse incl.

Dettagli

“La furia del canto”, questo titolo, raduna ed esprime la mia foga espressiva, la volontà di raccontare l’orizzonte, il vuoto attorno all’assenza, la vastità delle madri nella sordità del presente, quello che respira chiasso, libera da schemi e muri viziati. Ho suddiviso la silloge in quattro sezioni colorate: Nero – Grigio – Ocra – Bianco, dal buio alla luce attraverso un ventaglio di gradazioni che identifico con le fasi del respiro quotidiano, con frequenze che sezionano l’attimo. La natura e le cose vengono spesso umanizzate per dare specchio a sfumature che necessitano di venire alla luce nell’attesa di riprendere fiato, ascoltarne il fascino, lo stupore e la Bellezza ogni volta unica. Attraverso le parole mi diletto a scarnificare il superfluo, tendo all’essenziale, così come con la fotografia ricerco il dettaglio, il minuscolo, l’amabile e l’oscuro e i componimenti ne sono gli scatti della penna. (Gisella Canzian)

Recensioni

Valutazione 
24/11/2024

La furia del canto

Giunge nel panorama poetico italiano questa ultima produzione di Gisella Canzian, "La furia del canto" per i tipi di Bertoni Editore.

E' una poesia la sua che si distingue nettamente dai vari tentativi di questo secolo di Fare Poesia, spesso tracimanti in prose più o meno poetiche e in Poesia Terminale che ben poco spazio lasciano alle grandi espressioni della grande lirica italiana.
Come se l'insegnamento dei grandi maestri si fosse dissipato in un mare di parole spesso gettate lì a caso o per compiacenza a qualche Editore da tempo affermato nel nostro paese.
Pensiamo alla concezione poetica di Silvio Raffo, grande traduttore italiano di Emily Dickinson, di cui la nostra Gisella è ammiratrice, una poetica che Deve rispettare il senso stesso del Fare poesia; e mi riferisco qui ai canoni assolutamente fondamentali di questa forma espressiva, ovvero l'utilizzo di metafore, immagini, sonorità, ritmo, metrica usata utilizzando il verso libero. Con questo intendo dire che la metrica trova la sua contemporaneità proprio utilizzando il verso libero con tutte le strutture cui accennavo prima.
La poesia di Gisella è illuminante, straziante ma diretta, essenziale e profonda, lacerante, esprime la nostra condizione umana senza fronzoli, a volte quasi utilizzando una forma occidentale di Haiku, sintetica, immagini che strozzano il prosaico e gridano la propria sostanza, con la Furia del suo canto.
Una voce nuova nel panorama italiano, una voce che meriterebbe maggior attenzione da parte dei Grandi editori ma soprattutto da parte della Critica.
Si annovera dal punto di vista stilistico la brevità dei versi, la secchezza e la pseudo aridità delle sue espressioni, il suo utilizzo dell'enjambement particolarissimo quasi inventato secondo le regole classiche dell'andare a capo.
E, non ultimo, impossibile non notare le chiuse dei suoi componimenti, sempre brevi sintetiche senza fronzoli, come una voce strozzata che ci urla il senso compiuto di ogni suo componimento.
Ne cito qui una come esempio, ma tutte le poesie di queste raccolta possono essere prese ad esempio.

"Tolti gli occhi antichi
distingui
vastità di pupille
e sabbia, nella bocca
le rivoluzioni del fante
un cavallo fecondo che ogni volta cerchia fuoco.
Eri il verde che non erra
presagi di principio."

Un invito a tutti i cultori dell'arte: leggere questa raccolta.

Gisella Canzian "La furia del canto" Bertoni editore.

Massimo Autieri.

Valutazione 
24/11/2024

la furia del canto

Giunge nel panorama poetico italiano questa ultima produzione di Gisella Canzian, "La furia del canto" per i tipi di Bertoni Editore.
E' una poesia la sua che si distingue nettamente dai vari tentativi di questo secolo di Fare Poesia, spesso tracimanti in prose più o meno poetiche e in Poesia Terminale che ben poco spazio lasciano alle grandi espressioni della grande lirica italiana.
Come se l'insegnamento dei grandi maestri si fosse dissipato in un mare di parole spesso gettate lì a caso o per compiacenza a qualche Editore da tempo affermato nel nostro paese.
Pensiamo alla concezione poetica di Silvio Raffo, grande traduttore italiano di Emily Dickinson, di cui la nostra Gisella è ammiratrice, una poetica che Deve rispettare il senso stesso del Fare poesia; e mi riferisco qui ai canoni assolutamente fondamentali di questa forma espressiva, ovvero l'utilizzo di metafore, immagini, sonorità, ritmo, metrica usata utilizzando il verso libero. Con questo intendo dire che la metrica trova la sua contemporaneità proprio utilizzando il verso libero con tutte le strutture cui accennavo prima.
La poesia di Gisella è illuminante, straziante ma diretta, essenziale e profonda, lacerante, esprime la nostra condizione umana senza fronzoli, a volte quasi utilizzando una forma occidentale di Haiku, sintetica, immagini che strozzano il prosaico e gridano la propria sostanza, con la Furia del suo canto.
Una voce nuova nel panorama italiano, una voce che meriterebbe maggior attenzione da parte dei Grandi editori ma soprattutto da parte della Critica.
Si annovera dal punto di vista stilistico la brevità dei versi, la secchezza e la pseudo aridità delle sue espressioni, il suo utilizzo dell'enjambement particolarissimo quasi inventato secondo le regole classiche dell'andare a capo.
E, non ultimo, impossibile non notare le chiuse dei suoi componimenti, sempre brevi sintetiche senza fronzoli, come una voce strozzata che ci urla il senso compiuto di ogni suo componimento.
Ne cito qui una come esempio, ma tutte le poesie di queste raccolta possono essere prese ad esempio.
"Tolti gli occhi antichi
distingui
vastità di pupille
e sabbia, nella bocca
le rivoluzioni del fante
un cavallo fecondo che ogni volta cerchia fuoco.
Eri il verde che non erra
presagi di principio."
Un invito a tutti i cultori dell'arte: leggere questa raccolta.
Gisella Canzian "La furia del canto" Bertoni editore.
Massimo Autieri.

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La furia del canto

di Canzian Gisella