I fantasmi della Fabbrica Alta Visualizza ingrandito

I fantasmi della Fabbrica Alta

9788855355544

Nuovo prodotto

di Massimo Bernardi

Maggiori dettagli

49 Articoli

18,00 € tasse incl.

Dettagli

Il giovane Alex, per completare la sua tesi di laurea in Archeologia Industriale, si reca a Schio per fare un sopralluogo alla Fabbrica Alta dell'ex Lanificio Rossi. Tra i ruderi di quel grande edificio abbandonato scopre vivere la Betina, una bambina di un'altra epoca, vittima di un incantesimo. È l'inizio di un'avventura che travalica il tempo, tra la seconda metà dell'Ottocento e i giorni nostri, a cui prendono parte personaggi alquanto bizzarri. Tutti sembrano avere identità e ruoli mutevoli, che cambiano da un piano temporale all'altro. Tutti nascondono dei segreti e sono in cerca di qualcosa, ma per trovarlo devono fare i conti con quello che accadde a Schio in un giorno ben preciso del passato. Un mistero impalpabile aleggia nell'aria, e i pezzi che compongo il puzzle sembrano ricondurre a un enigmatico giaguaro di pietra, dagli occhi di un verde fosforescente e messo a guardia di una grotta.

Recensioni

Valutazione 
18/04/2023

Commistione di generi riuscita

Un coro di voci reali e surreali s'innalza dalla Fabbrica Alta, l'ex Lanificio Rossi di Schio. Una bambina con vesti di un'altra epoca chiede aiuto al laureando Alex: cosa si cela dietro la finestra in cu si nasconde? In un vorticoso gioco a scatole cinesi conosceremo personaggi bislacchi, stravaganti e verosimili in cui il motivo di fondo rimane la nostalgia per l'infanzia, per lo stile di vita delle epoche passate e l'amore che lega chi resta a chi non c'è più. L'autore ci accompagna a scoprire la storia di uno stabile abbandonato e le condizioni di vita di chi lavorava nella fabbrica. Sarà una lettura immersiva e ricca di riferimenti letterari e musicali assai godibili. Il senso di scoperta che sin da piccoli ci accompagnava in avventure immaginarie permette ad Alex di immortalare i mattoni rossi di quello che ormai è un rudere di cemento e di risalire alle vicende che lo hanno reso tale, dedicandogli la sua tesi. Anche l'ex maestra d'asilo Amalia Furlan, ora relatrice di Alex, che si perde nei ricordi e sfoglia le pagine d'archivio con le foto dei suoi alunni e ricorda quando la Fabbrica era funzionante e le ingiustizie si perpetravano a svantaggio degli operai. Sembra che il tempo si sia fermato nella data del 21 settembre 1879 e che cos'è l'intercapedine del tempo? Lo scopriremo attraverso un epilogo commovente.

Valutazione 
28/03/2023

Il mistero surreale della fabbrica di Schio

è autore che predilige il surreale. Lo avevo ben visto leggendo “Hanno invaso la Svizzera” e ancor più il precedente “Mandala”. Il reale si mescola nella sua narrazione con il fantastico ma questo difficilmente resta imbrigliato nelle regole della fantascienza o del fantasy, ma sfocia in un caleidoscopio di trovate surreali.


La mia nuova lettura si chiama “I fantasmi della Fabbrica Alta”. L’ambientazione è concreta e realistica, in parte attuale, in parte storica, a Schio, presso il Lanificio Rossi.

I fantasmi compaiono nel titolo e, in effetti, anche nella storia, eppure siamo ben lontani dal romanzo gotico. Anche se vengono definiti tali, più che ectoplasmi, sono creature fantascientifiche imprigionate in “intercapedini del tempo” o particolari creature capaci di superare i confini del tempo e i limiti della consueta mortalità.

Il luogo fisico della Fabbrica Alta di Schio fa quindi da teatro extra-temporale per vicende del XIX e XXI secolo. La Fabbrica Alta “in apparenza è solo un edificio abbandonato in mezzo alle sterpaglie, che ha perso la sua funzione produttiva alla fine degli anni Sessanta del Novecento e che oggi è considerato uno dei più significativi e meglio conservati esempi di archeologia industriale del Nord Italia” (pag. 185), ma “molti ignorano che la Fabbrica Alta non è solo questo. Non è solo assenza, non è solo un passato che non ritorna. La Fabbrica Alta è molto di più. È qualcosa che si fa fatica a trovare le parole giuste per descriverla” (pag. 185). “Occorre che, chi si presenta davanti alle sue mura con l’intenzione di entrare, ne abbia davvero il desiderio” (pag. 186).

Che dire dei personaggi? Si va dalla piccola Bettina, nascosta nell’intercapedine del tempo per un secolo e mezzo, ad Amalia che da giovane “aiuta i soldati a nascondersi” e poi diventa “una strega cattiva che si vendica su una bambina”, alla “romantica eroina preraffaellita” Lady Shallot, all’”anarchico ribelle e incendiario, che poi diventa assassino di sua madre” Zeno a tanti altri (pag. 196).

In fondo sono “tutti dei fantasmi” ed è “tutta una finzione”, una serie di “storie strampalate” (come scrive Bernardi a pag. 196) un po’ pirandelliane, con l’autore che conversa con i propri personaggi in cerca di realtà.

Tante le citazioni, da Calvino a Böcklin, a Bosch, a Twin Peaks, a John William Waterhouse solo per dirne alcuni, come numerosi sono i personaggi e le trovate inventive di questo autore.

Valutazione 
01/01/2023

Un romanzo storico fantastico che mantiene le aspettative

Il romanzo inizia con una storia contemporanea: il laureando Alex va a fare un sopralluogo in una vecchia fabbrica e da lì si intersecano diversi piani temporali e i personaggi celano misteriose identità. Suggestiva la storia della bambina Bettina intrappolata in un'intercapedine temporale. Romanzo da assaporare e difficile da spiegare. Alla fine però la bravura dell'autore, fa collimare tutti i tasselli e la storia lascia soddisfatti sia per come è architettata che per il messaggio conclusivo. Da leggere.

Valutazione 
20/12/2022

Una storia coinvolgente

È la prima volta che leggo uno storico - fantastico. La storia parte in quarta ed è molto coinvolgente. Il mistero è ben congegnato e il finale è coerente ma non banale.

Scrivi la tua recensione.

Scrivi una recensione

I fantasmi della Fabbrica Alta

I fantasmi della Fabbrica Alta

di Massimo Bernardi