Ritratti di sconosciuti

Lungo i sentieri dell'esistenza

Ognuno cerca se stesso lungo i sentieri dell’esistenza e quante volte si ferma per specchiarsi nei suoi giorni e riconoscersi? Forse, è più facile rassegnarsi all’impossibilità di sapere da dove veniamo e dove andiamo; forse, è più facile arrendersi alla constatazione che siamo uno nessuno e centomila allo sguardo degli altri e forse anche al nostro. Il poeta si sofferma su volti e esistenze di sconosciuti per carpirne le segrete e riposte speranze e attese, le vittorie e i fallimenti; perché essi «sono i riflessi della nostra anima» e possono dirci qualcosa o forse molto di noi. Infatti, ognuno mostra agli altri un pezzetto della sua storia o fa intravedere le molteplici vie che avrebbe potuto scegliere e non ha mai seguito. Sergio Tardetti con una poesia sincera, essenziale, coinvolgente ci mostra anime nella loro quotidiana comune e straordinaria esistenza; mentre «la vita che non ha opinioni » modula «lo straziante disagio dell’assenza» , le gioie, i dolori e le attese tra solitudini, desiderio di cambiamento, confessioni di fallimenti e esplosioni di riconoscenza per inattesi incontri (Agnese Berardini)

"Chi sei? Cosa c'è dietro quello sguardo?"

"Chi sei? Cosa c'è dietro quello sguardo?" Questi interrogativi sono precursori della lirica e delineano, attraverso percezioni silenziose, anime incontrate in una qualunque via, in un qualsiasi tempo. Traducendo le emozioni, che arrivano dentro il proprio sé, spingono il poeta a creare il profilo dei personaggi stessi con curiosità e caparbietà, evocando tracce salienti della parte introspettiva e modellando la realtà come l'abito su di un corpo.
Ricercando negli sconosciuti l'indole e la loro evoluzione, si traccia un percorso anche nel poeta stesso che, accompagnando il lettore in questo viaggio, stimola la bellezza della ricerca dell'interpretazione animica composto da sentimenti e simboli.
Un quadro dove la dualità tra visione e anima giocano negli scambi poetici, sottolineando la capacità del nostro silenzio interiore di decifrare l'ignoto, tracciare in versi le emozioni, regalando un'identità allo sconosciuto, donandosi anche una conoscenza in più a e di se stessi.