IL SONNO DELL’ACQUA Näytä suurempana

IL SONNO DELL’ACQUA

9788855355681

Uusi tuote

37 Tuotteet

18,00 € sis. alv

Arvostelut

Arvosana 
2023-03-24

Recensione

IL SONNO DE’ACQUA Romanzo di Lorella Marini, Bertoni Editore. Recensione di Mario Marini

“Un gatto miagola alla luna mentre un corpo bianco scivola in acqua, rotolando scomposto, fra i sassi e la melma. Braccia e gambe ondeggiano molli, i capelli scuri si dilatano in una massa densa e il vento di ponente accarezza lieve la pelle chiara… Nello spiazzo accanto al cancello sbarrato del Museo della Pesca, lo sguardo di un uomo alto accompagna il lento indugiare di qual corpo nell’acqua torbida. Quando tutto finisce, passi pesanti violano il silenzio, una portiera si apre e un’auto sfreccia via…”

Intenso e curato fin nei minimi dettagli questo primo capitolo del nuovo romanzo di Lorella Marini IL SONNO DELL’ACQUA, il secondo dedicato al personaggio affascinante e controverso di Barbara Larsen, commissaria di polizia italo-danese. Un giallo “sui generis”, visto che immediatamente, l’autrice ci consegna la cronaca di un annegamento e l’evidenza di come esso sia, per certo, un delitto, mentre, qualche capitolo più tardi, ci svela l’identità dell’assassino. Coprotagonista il lago Trasimeno e le sue acque immote, basse, dolci, qua e là chiazzate di alghe, oppure increspate da una brezza leggera nel controluce del tramonto, che rifrange in mille coni aranciati a scompaginare pensieri e sgravare sensazioni. Il tranquillo paesaggio del lago è dunque il costante contrappunto alla dolorosa vicenda di Elisa, giovane e ingenua, vittima di un uomo maturo ricco e attraente, a cui si è consegnata fiduciosa in nome di un amore incondizionato e totalizzante e che ha avuto vita facile dapprima nel legarla a sé, poi nel soggiogarla alle esigenze del suo ego smisurato, dosando sapientemente piacere e dolore, finché la vittima sacrificale non si ribella in un disperato tentativo di sopravvivenza che la riporti ad un “prima” di autodeterminazione forse ancora possibile. Assolutamente appropriati dunque, appaiono i versi di Emily Dickinson, nell’incipit dello scritto: “Per un istante d’estasi / Noi paghiamo in angoscia / Una misura esatta e trepidante, / proporzionata all’estasi. / Per un’ora diletta / Compensi amari di anni, / centesimi strappati con dolore, / scrigni pieni di lacrime.”

È Barbara in persona, in vacanza a S. Savino, piccolo borgo affacciato sul lago, a ritrovare il cadavere di Elisa. La scoperta spariglia e aggiunge ulteriori elementi alla ricerca personale, che la donna, in un momento difficile, sta compiendo su di sé. “Chi sono? Danese, italiana, poliziotta in stand by, una scheggia impazzita nel disordine dell’universo? Polvere, solo polvere, come tutti.” E, alla luce delle pochi riferimenti che ha via via maturato, l’unica certezza da cui ripartire sono le sensazioni del suo corpo: rabbia, dolore, gioia piacere. Per riconoscersi e accettarsi di nuovo, ma anche per chiarificare il misterioso annegamento di Elisa, in una sorta di osservazione su due fronti, che si evolve parallela e, a tratti, si involve, dentro e fuori di sé. Una osservazione a cui Helle, la madre di Barbara, arrivata all’improvviso dalla figlia, per sfuggire a sua volta ad un uomo rivelatosi violento, fornisce ulteriori elementi di riflessione e confronto, all’interno di un rapporto solidale tra madre e figlia a volte burrascoso , ma che porta ad una maturazione reciproca su entrambi i fronti: «Elisa… ha lo sguardo delle donne che ho conosciuto quando facevo la volontaria al Danish Refuge Council» afferma Helle. «Lo sguardo di chi non c’è più!... Fidati del mio intuito… È stato lui…» «L’intuito… sarebbe quel sobbollimento che ti ha guidato nella scelta dei maschi della tua vita?» Replica Barbara. «Tu dici questo a me?... Tu che cambi uomini a raffica come fossero mutande sporche?...»

Gli uomini, altro nodo aperto e irrisolto: «Gli uomini vanno presi per quello che sono» afferma Barbara rispondendo a sua madre, «e l’amore è solo chimica che va e viene…» Eppure l’incontro con Filippo, di dieci anni più giovane, è qualcosa di diverso rispetto agli incontri occasionali che qua e là, Barbara si concede; ne nasce un embrione di relazione intenso e animato, perché diversi sono gli intenti che i due ci investono: la necessità di cercare autenticità e… chissà, l’amore? All’interno di un disegno di ampio respiro per l’uomo, una tappa del suo percorso con poche risposte alle domande di sempre, per la donna. «Non parli mai di te, ho sempre l’impressione che ti vuoi nascondere.» Asserisce Filippo «Ti metti su quella maschera del controllo e vuoi darla a bere a tutti...» … «E tu, invece, che maschera hai?» «Non ce l’ho, sono uno che non si nasconde» «Sei uno che cerca di sopravvivere, come tutti…» (E io) «Sono quella che sono Filippo… L’amore non esiste… Uomini e donne si annusano, si piacciono, scopano. Poi finisce la magia e…» «Quindi il nostro momento magico sarebbe finito?» «Ti sbagli Filippo.» «E allora perché?» «…Ho bisogno di tempo, devo abituarmi all’idea di una relazione stabile e non ti prometto che ci riuscirò.»
Così, la maturazione della propria identità personale, si accompagna all’evoluzione della dolorosa vicenda narrata, che, attraverso una serie di accadimenti, sapientemente messi in fila, giunge a chiarificarsi. Mentre il lago, nei bagliori verdastri di una mattina estiva, o nei toni aranciati del tardo pomeriggio, fa da contrappunto alla costante incapacità di relazione che va al di là della violenza di genere, nello scritto giustamente indagata e messa in evidenza e che origina incomprensione, aggressività, durezza, brutalità, isolamento, fatica, confusione, nella necessità di un confronto interpersonale che sappia finalmente rompere la barriera dell’inconsistente e dell’insignificante. Perché poi, noi umani siamo esseri strani! E ci può pure capitare di riuscire a “galleggiare (come) una particella senza peso immers(i) nell’acqua densa chiazzata di alghe scure…”

Arvosana 
2023-01-22

Lettura piacevole

Bella storia, coinvolgente e ben narrata. Il Lago Trasimeno è una presenza costante, diventa quasi un personaggio. E il finale non è per niente scontato.

Arvosana 
2023-01-13

Super consigliato!

Un libro che tratta una tematica forte e importante come quella di un "amore tossico", e lo fa con estrema sensibilità e attenta descrizione di segnali tipici in cui molte donne si possono ritrovare. Un giallo scritto molto bene che fa immergere il lettore in scorci caratteristici e suggestivi del Lago Trasimeno e di Perugia. Una lettura super consigliata, molto piacevole e con uno spunto di riflessione.

Kirjoita arvostelu!

Kirjoita arvostelu

IL SONNO DELL’ACQUA

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